Sabato 17 e domenica 18 maggio si è svolta a Roana l’assemblea del Comitato unitario delle Isole linguistiche storiche germaniche in Italia, che rappresenta enti e associazioni provenienti dalle isole linguistiche germaniche di tutto l’arco alpino, dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia. All’assemblea, organizzata quest’anno dall’Istituto di Cultura Cimbra, hanno partecipato i rappresentanti dei Cimbri del Trentino e del Veneto, dei Walser, dei Mocheni e delle comunità germanofone del Friuli (Sappada, Sauris, Timau e Val Canale). Una due-giorni in cui le varie comunità hanno potuto confrontarsi e condividere iniziative, idee e proposte per la conservazione e la valorizzazione delle lingue di minoranza e, più in generale, sulla vita delle comunità di montagna.
Nell’ambito dell’assemblea, l’Istituto di Cultura Cimbra ha proposto anche un incontro pubblico presso la sala consiliare del municipio di Asiago, dal titolo “Hàltabar au de zunga!” (Sosteniamo la lingua). Relatore è stato il prof. Luca Panieri dell’Università IULM di Milano che, dopo aver descritto l’origine della lingua cimbra ed il rapporto fra cimbro e tedesco moderno, ha illustrato le strategie di conservazione e valorizzazione della lingua cimbra promosse nell’ultimo decennio dall’Istituto di Roana: dalla normalizzazione ortografica alla creazione della banca dati lessicale, dal dizionario online alla nuova grammatica (2022), fino alla pubblicazione del nuovo dizionario cartaceo (2024).
Con l’occasione, sono state presentate al pubblico due nuove pubblicazioni dell’Istituto: la nuova edizione delle “Favole Cimbre” di Simeone Domenico Frigo Metel e il Quaderno di Cultura Cimbra n. 77, che contiene anche la notizia e l’analisi di un documento inedito in lingua cimbra risalente al periodo tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, scoperto recentemente presso l’Archivio di Stato di Vicenza.